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OSTEO IN BREVE

IL SOVRACCARICO EPATICO: SUBDOLO FREQUENTE E POCO CONOSCIUTO

Possiamo immaginare il fegato come un grosso filtro (filtra 90 litri di sangue l’ora), che svolge un’importante funzione detossificante per lo smaltimento di farmaci, ormoni, alcool, grassi saturi, minerali pesanti, pesticidi, microorganismi (virus e batteri), e trasforma l’ammoniaca (sostanza tossica presente nel sangue dalla degradazione proteica) in urea (sostanza tollerata dall’organismo a basse concentrazioni).

La sua azione di filtraggio di sangue “sporco” favorisce la produzione della bile, che permette la digestione e l’assorbimento di grassi e vitamine liposolubili.

Il fegato si può definire il laboratorio biochimico del nostro organismo, in cui avviene il metabolismo di glicidi, lipidi e proteine.

Nel fegato vengono immagazzinati glicogeno (principale zucchero di riserva), ferro (componente essenziale dell’emoglobina, che trasporta ossigeno a tutte le cellule dell’organismo), rame (partecipa alla produzione dei globuli rossi, alla sintesi ossea e dei tessuti connettivi), vitamina A (sviluppo e rafforzamento delle ossa, crescita dentale, sistema immunitario), vitamina D (regola il metabolismo del Calcio per la calcificazione delle ossa), vitamina B12 (produzione dei globuli rossi e del midollo osseo, favorisce la sintesi di DNA ed RNA).

Il fegato ha la funzione di sintesi di alcuni ormoni, come l’IGF1 (importante per l’accrescimento del feto ed i processi anabolici nell’adulto), colesterolo (fondamentale per la sintesi ormonale e delle membrane cellulari) e dei trigliceridi (riserva energetica per l’immediato utilizzo).

L’assunzione smisurata di farmaci, alcool, grassi saturi, proteine (diete iperproteiche ed integratori) e l’eliminazione degli ormoni al termine del ciclo mestruale (o l’associazione di più fattori) possono favorire un sovraccarico epatico: il peso del fegato può passare da circa 2 Kg a 3,5 Kg per l’accumulo di sangue che non riesce a filtrare adeguatamente, come capita in un filtro intasato e sporco. Questo notevole peso trascina verso il basso (ptosi epatica) le strutture a cui è ancorato, fino a raggiungere in alto la spalla destra che può manifestare sofferenza per la compressione dell’arteria, della vena e del nervo succlavio, tra la clavicola e la prima costa di destra.

Il ristagno di sangue che non riesce ad essere filtrato può causare edema agli arti inferiori (gambe, piedi gonfi), emorroidi oppure un dolore in prossimità della scapola destra o a livello dorsale della colonna da D7 a D11 (innervazione ortosimpatica del fegato). I sintomi di una grave compromissione della funzione epatica (insufficienza epatica) sono: astenia generale (debolezza), spossatezza, inappetenza, comparsa di ittero (colorazione gialla della cute), nausea, vomito, difficoltà di concentrazione, confusione, disorientamento e sonnolenza.

Per la quantità di funzioni a cui è preposto, il fegato si può considerare l’organo più importante del nostro organismo: la sua corretta funzionalità garantisce la nostra sopravvivenza.

La manipolazione osteopatica di drenaggio al fegato (preceduta dal trattamento al duodeno) favorisce lo smaltimento del ristagno ematico, rispristinando immediatamente tutte le funzioni epatiche legate al corretto funzionamento degli altri organi e al benessere stesso dell’intero organismo.

12 settembre 2021       Andrea Peddis

OSTEO  IN BREVE

 Sindrome gastro-cardiaca

La sindrome gastro-cardiaca (SGC) si manifesta con tachicardia, dolore sternale o retrosternale e aumento considerevole della pressione arteriosa (la minima può giungere a 150 mmHg, la massima 200 mmHg). Per i  sintomi spesso può essere confusa con un infarto. Lo stomaco ed il cuore, seppur separati dal muscolo diaframma, sono strettamente contigui. La SGC si manifesta più frequentemente dopo i pasti, durante la digestione, quando lo stomaco più voluminoso può comprimere l’apice inferiore del cuore. I soggetti più esposti alla SGC sono coloro che hanno un’ernia iatale e soffrono di reflusso gastro-esofageo. In questi soggetti la distanza tra stomaco e cuore è assai ridotta: bastano una bevanda gassosa o un pasto più abbondante per creare una compressione cardiaca e scatenare i sintomi sopra descritti.

I principali fattori che possono causare la SGC sono:

  • una irritazione meccanica dello stomaco contro il cuore
  • il reflusso dell’acido cloridrico dallo stomaco all’esofago, che va ad irritare il nervo vago che innerva l’esofago

Le tecniche osteopatiche strutturali e viscerali hanno un’azione immediata sul rilassamento del diaframma e il riequilibrio della funzionalità gastrica e cardiaca.

28 giugno 2021       Andrea Peddis