Fisioterapista e Osteopata A Torino, vicino alla Gran Madre

In Corso Casale, 194
ai piedi della collina torinese

*Tariffe conformi al Tariffario Nazionale

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Prontsteopatia

E’ un servizio destinato alle problematiche acute del paziente, quali ad esempio trauma accidentale, sciatalgia improvvisa, lombalgia, cervicalgia, distorsione di caviglia, cefalea, problematica viscerale, ecc.
Il servizio ha la finalità di ridurre i tempi d’attesa, facilitare l’accesso ai trattamenti terapeutici e di evitare affollamenti ingiustificati in pronto soccorso.
L’Osteopata – Fisioterapista, attraverso un’accurata indagine clinico-anamnestico-posturale, seguita da test funzionali ed evocativi, seleziona le manipolazioni più appropriate al fine di attenuare e/o eliminare “le spine irritative” che causano dolore.

PERCORSO DI STUDI DEL DOTT. PEDDIS

Laurea in Fisioterapia

Università degli Studi di Torino, Facoltà di Medicina e Chirurgia (durata triennale)

Master Universitario di 1° Livello in Fisioterapia

COREP in convenzione con Università degli Studi di Torino, Facoltà di Medicina e Chirurgia (durata annuale)

Master Universitario di 1° Livello in osteopatia

E.O.M. Italia in convenzione con Università degli Studi di Verona, Facoltà di Medicina e Chirurgia (durata biennale)

SPECIALIZZAZIONE E DIPLOMA IN OSTEOPATIA (D.O.) PRESSO LA E.O.M. (ESCUELA DE OSTEOPATIA DE MADRID) ITALIA

La più grande scuola di osteopatia al mondo con accesso esclusivo a fisioterapisti e medici (durata sessennale)

Diploma di Istruttore di Fitness e Body Building
Riconosciuto dal C.O.N.I. (durata semestrale)

Iscritto all’Ordine dei  Fisioterapisti F.N.O.F.I. e all’Associazione Italiana Fisioterapia A.I.F.I.

La prima seduta Osteopatica- Fisioterapica

La prima seduta osteopatica-fisioterapica è la più duratura e più importante dal punto di vista clinico e diagnostico, poiché permette di conferire appropriatezza*al trattamento.  La prima seduta si avvale di sette fasi, fondamentali alla formulazione della diagnosi osteopatica e della pianificazione del percorso riabilitativo.

1- Anamnesi del vissuto clinico del paziente: come e quando si manifestano i sintomi, traumi e/o interventi chirurgici pregressi, familiarità per patologie, ecc.      Presa visione ed interpretazione delle indagini cliniche in possesso del paziente: RX, TAC, RMN, Ecografia, ecc.

2- Valutazione osservazionale

Paziente in posizione ortostatica, con indosso la biancheria intima o costume da bagno: è importante che l’osteopata possa identificare e comparare i punti di repere, le asimmetrie individuali, le eventuali manifestazioni infiammatorie cutanee (edema, rossore, calore), di natura traumatica, vascolare (tromboflebite superficiale, varici, ecc.), dermatologica (nevi displastici o atipici, verruche, lipomi, ecc.), infettiva (micosi, Herpes Zoster volgarmente chiamato fuoco di Sant’Antonio), parassitaria (scabbia), ecc. e, se necessario, indirizzare il paziente al medico specialista.                                                                                                          Valutazione posturale: interpretazione biomeccanica dell’appoggio del piede, della volta plantare, della caviglia, della tibia, del perone, la distribuzione del carico sull’asse femoro-tibiale, la direzione delle rotule, delle ginocchia, la posizione degli iliaci e del sacro, le curve fisiologiche del rachide, i triangoli della taglia, l’allineamento delle scapole, delle clavicole, delle spalle e del capo.

3- Valutazione viscerale (se necessaria): si esegue un esame presso-palpatorio addominale dei principali organi e delle strutture maggiormente soggette a flogosi.

4- Valutazione craniale (se necessaria): si apprezza la mobilità craniale verificando la mobilità dell’ala maggiore dell’osso sfenoide.

5- Valutazione temporo-mandibolare (se necessaria): si valuta il tono muscolare dei muscoli masticatori di destra e di sinistra.

6- In base al tipo di patologia verranno eseguiti batterie di test osteopatici, fisioterapici e ortopedici, di tipo strutturale, funzionale, evocativo, biodinamico, ecc.

7- Esecuzione del primo trattamento

*Un trattamento si definisce appropriato se efficace, efficiente e benefico al paziente con il minor numero di effetti negativi:                                                                                un trattamento è efficace se in grado di raggiungere l’obbiettivo prestabilito                                                                                                                                                                                  un trattamento è efficiente se si raggiunge l’obbiettivo prestabilito in breve tempo e con il minimo delle risorse

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